Elizabethtown

3633473503 C’è lui, malinconico e taciturno, alla vigilia del fallimento e alle prese con un lutto. Ma c’è soprattutto lei, Kirsten Dunst, logorroica hostess della provincia americana, incontrata sul volo verso la città del padre defunto. Lei inizia a parlare e non molla più, compila assurde mappe per permettergli di trovare la strada di casa, semina centinaia di numeri di telefono. Lui la sera in albergo, chiama tante persone, la mamma, la sorella, la ex, e alla fine anche lei, la hostess appena conosciuta, e non c’è nessuno, a rispondergli – se questa non è sfiga lo diventa allora nel momento in cui tutti lo richiamano contemporaneamente.

Di tutte le chiamate naturalmente una si protrae, per tutta la notte. I due si raccontano di tutto e infine decidono di incontrarsi a metà strada per vedere l’alba.pic-14

Tutta una notte, voglio dire, non è poco, nemmeno per i gestori telefonici che si fregheranno le mani… Dopo questo, forse, è la solita storia d’amore come se ne vedono tante nei film… Un po’ romantiche e un po’ svanite. Però c’è lei che dice alcune cose tristi come la teoria del supplente, secondo la quale ci sono persone, come le Claire, e i Drew, destinate a non aver mai un posto fisso nel cuore degli altri, ma a viver da supplenti,da precari insomma, con tutta la tristezza e l’indurimento di cuore che questo comporta.

C’è qualcosa di buffo, come un bacio e nulla più scambiato di fronte a un’urna funeraria, dimenticata nel salone delle feste. C’è qualcosa di frustrante come il girarsi intorno senza toccarsi mai, se non con lo sguardo. Eppoi c’è un assurdo librone, un collage da viaggio, da tenere aperto sul sedile del passeggero, con la musica che lei ha scelto, accompagnato dalle fotografie e dai disegni che lei ha fatto, per accompagnare la traversata della provincia americana, ma potrebbero tranquillamente essere le nostre strade, le colline dolci con le viti, le pianute o le montagne, nuvole o monumenti.

C’è questa cosa,così stupida e pazza, romantica e inattuabile. Proprio da film.

Io mi ci sono vista, purtroppo.

22.05.2006

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2 commenti su “Elizabethtown

  1. a me questo film ha fatto effetto solo per Kirsten Dunst….e per alcune cose che hai citato…ad esempio la lunga telefonata e il viaggio programmato……

    l’ho visto al cinema…..

    perĂ² alla fine mi son detto che ho speso soldi per niente

    ciao !

  2. anonimo il said:

    NON SONO ANONIMO. SONO CIRO. NON SO SE LGGERAI MAI QUESTO COMMENTO COMUNQUE è UN Pò COIME MLA BOTTIGLIA CON IL BIUGLIETTINO DENTRO, SE LO LEGGI SAPPIC CHE CONCORDO CON LA TUA ANALISI DEL FILM. CONCORDO ANCHE SUL FATTO DI IMMEDESIMARSI CON LA TEORIA DEL SUPPLENTE. IO SONO CONVINTO CHE IO MI INVAGHISCA DELLE PERSONE CHE SO ESSERE SBAGLIATE PROPRIO PERCHè SONOP SBAGLIATE. COSì LE POSSO ALLONTANARE SENZA PROBLEMI. NON HO ANCORA AVUTO UNA RELAZIONE CON UNA RAGAZZA GIUSTA: LORO DIVENTANO MIE AMICHE.N ON POSSO DIRE DI ESSERE FRUSTRATO DA CIò. ANZI. VOGLIO DIRE CHE PRIMA DI AVERE UNA RELAZIONE CON LA DONNA GIUSTA VOGLIO ESSERE SICURO CHE NON SI TRATTI SOLO DI SESSO. PERCHè RINUNCIARE A UNA RAGAZZA AZZECCATA è UN Pò COME BUTTARE VIA UN GRATTA E VINCI VINCENTE. OK BASTA. MAIL è MIMMOFC@LIBERO.IT SE VUOI REPLICARE. SU SPLINDER NON VENGO MAI. CI SONO CAPITATO PER CASO PER PUBBLICARE LA TEORIA DEL SUPPLENTE SU FACEBOOK. RICERCA SU GOOGLE ED ECCOMI QUI-

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